Fe.Der.Ser.D Regione Trentino Alto Adige e Sudtirol
LA FATICA DI DIVENTARE GRANDI: VULNERABILITA', VUOTO, DIPENDENZE
RAZIONALE
Quando pensiamo all’adolescenza e all’adolescente, l’immagine che ci viene in mente è quella del gomitolo, del rovo intrecciato, del groviglio. Spesso nei nostri confronti la fotografia che scattiamo dei giovani utenti è una figura che si sovrappone ad altre e che nel complesso appare sfuggente e indefinibile .
Fatica, è il termine che spesso risuona in adolescenza. Fatica ad accogliere un corpo che cambia. Fatica a convivere con un umore che ci governa. Fatica a trovare un proprio posto e un proprio spazio in un mondo che cambia ancora più velocemente di quanto cambia il nostro corpo.
Fatica di noi professionisti che, combattuti tra la curiosità di capire e la rabbia che solo un adolescente può suscitare, spesso rimaniamo fermi, un po’ impotenti nell’attesa che questa “terra di nessuno” che è l’adolescenza venga attraversata.
Tuttavia è anche evidente che questa “terra di nessuno”, invece spesso diventa terra di conquista del disagio, della fragilità emotiva e umorale , di impulsi che difficilmente vengono controllati e del primo contatto con le sostanze stupefacenti.
In continuità con quanto già operato lo scorso anno, FederSerD Trentino Alto Adige, dedica una giornata di studio dedicata agli adolescenti, ai genitori e a tutti i professionisti che a vario titolo hanno contatto con i ragazzi che attraversano questa fase della vita tanto importante quanto delicata.
Il convegno vedrà la partecipazione di professionisti che si confronteranno cercando di dare una chiave di lettura sociale, clinica e terapeutica degli adolescenti in generale e anche di coloro i quali sono già in carico ai Servizi.
La metafora che abbiamo scelto e che a nostro avviso racconta bene l’adolescente è l’orchestra.
Ci piace pensare che davanti a noi c’è un giovane uomo o una giovane donna che dentro di se porta tanti strumenti. Il suo tentativo è quello di accordare gli strumenti. Nel farlo spesso da origine ad un rumore di fondo insopportabile con degli eccessi che ricordano le stonature.
Tuttavia la sua intenzionalità, il suo movimento verso il futuro è la ricerca dell’armonia, della polifonia che caratterizza una orchestra .