12-04-2017

Alcohol Prevention Day 2017

Alcohol Prevention Day 2017 Aprile è il mese della prevenzione alcologica. Obiettivo prioritario è la diffusione di una cultura della prevenzione basata su livelli più elevati di tutela della salute, di consapevolezza e di responsabilità individuale e sociale. Nel solco di quanto raccomandato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, che nel Global status report on alcohol and health richiama i governi a sostenere la prevenzione dei decessi e delle patologie alcol-correlate, si tiene oggi a Roma il workshop annuale Alcohol Prevention Day 2017, finanziato dal Ministero della Salute e organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con la Società Italiana di Alcologia (SIA), Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali - AICAT e Eurocare.
L’alcol è uno dei principali fattori di rischio e di malattia e ogni anno causa nel mondo 3,3 milioni di morti. Il consumo di bevande alcoliche è complessivamente responsabile di mortalità prematura, disabilità e insorgenza di oltre 230 patologie che costano alla società almeno 17 milioni di anni di vita persi. In particolare, si legge nel documento del Ministero della Salute che introduce la XVI edizione dell’Alcohol Prevention Day: “Incidenti, malattie cardiovascolari e cancro sono le tre categorie che contribuiscono per oltre il 90 % alla mortalità attribuibile direttamente o indirettamente al consumo di alcol. L’alcol è responsabile di numerose problematiche sociali ed è il primo fattore di rischio emergente rispetto a tutte le sostanze illegali per episodi o atti di violenza, criminalità, maltrattamenti familiari verso il partner o verso i minori, per perdita di produttività e di lavoro, e, non ultimo recentemente indicato come fattore concorrente alla maggiore suscettibilità all’insorgenza di malattie infettive (come per esempio la tubercolosi, l’AIDS e la polmonite)”.
Dopo aver menzionato la realizzazione congiunta con l’OMS di un manuale  relativo alle strategie d’intervento per ridurre il danno alcol-correlato, in considerazione dei trend europei di mortalità associata e delle evidenze scientifiche per la prevenzione della sindrome feto-alcolica, il documento si conclude con un riferimento all’analisi epidemiologica fornita ogni anno dall’Osservatorio Nazionale Alcol  (ONA) per la Relazione del Ministro della Salute al Parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della Legge 125/2001. L’analisi “contribuisce a delineare le tendenze e le pratiche che guidano il decisore politico nelle scelte volte a contrastare l’uso dannoso e rischioso di alcol, attraverso l’implementazione di interventi, oggi maggiormente disponibili rispetto al passato, il cui rapporto costi-benefici e la cui valenza è sollecitata dalle evidenze prodotte dalla vasta e consolida rete europea di ricerca scientifica e di advocacy”.
 
Fonte: http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_4.jsp?lingua=italiano&tema=Prevenzione&area=alcol