Alcol e cancro. I rischi della disinformazione
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L’industria dell’alcol, all’interno delle sue attività di responsabilità sociale, diffonde informazioni relative al consumo di bevande alcoliche e al suo rapporto con il cancro. Mark Petticrew e alcuni colleghi della London School of Hygiene and Tropical Medicine (2017) hanno esaminato i messaggi veicolati da 27 organizzazioni e agenzie di comunicazione e pubbliche relazioni legate all’industria dell’alcol per valutarne la completezza e l’accuratezza. Secondo le evidenze emerse, tali campagne di comunicazione sarebbero inficiate da rappresentazioni non veritiere rispetto all’associazione tra alcol e cancro. In particolare, gli autori hanno identificato tre strategie utilizzate: diniego/omissione, ossia la messa in dubbio delle evidenze scientifiche che correlano alcol e cancro; distorsione, ossia la rappresentazione non corretta dei rischi; distrazione, ossia o sviare il fuoco della questione dagli effetti indipendenti dell’alcol su alcuni tipi di tumore, seno e colon-retto in particolare.
Una attività di comunicazione che trova punti di contatto con le campagne dell’industria del tabacco, e che suscita timori e perplessità poiché i produttori sono coinvolti in diverse policy relative all’alcol in molti paesi, disseminando informazioni riguardanti le salute, anche in ambienti pubblici sensibili come le scuole. Pertanto, concludono gli studiosi britannici, quanto emerge dalla ricerca dovrebbe essere accolto e considerato attentamente dai policymaker che collaborano, o che intendono collaborare, con l’industria dell’alcol su delicate questioni di salute pubblica.
Fonte: Petticrew M., Maani Hessari N., Knai C., Weiderpass, E. (2017), “How alcohol industry organisations mislead the public about alcohol and cancer”, Drug Alcohol Review.