Formazione Residenziale

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Attualità e significati del consumo di sostanze tra i giovani: l’impegno della società e delle istituzioni - RICORDANDO GUIDO FAILLACE

PALERMO - Sala Mattarella, Palazzo dei Normanni
Venerdì 12 aprile 2024

Accreditamento: il Convegno non è accreditato ECM



Appare in modo sempre più chiaro come tra i giovani del nostro tempo si manifestino difficoltà psicologiche e comportamentali nuove, con un’intensità e un’estensione che non possono lasciare indifferenti. La familiarità con le droghe illegali e con l’abuso di alcool, che oggi interessa i giovanissimi in proporzioni inquietanti, fa emergere il problema dei ragazzi più vulnerabili, per i quali l’esperienza del consumo si aggrava fino a diventare dipendenza.
Secondo il report “Global Mental Health”, il 75% dei disturbi mentali si manifesta in maniera sintomatologicamente evidente entro i 25 anni ed il ritardo nella presa in carico, con un lungo periodo di latenza e di malattia non trattata, sono fattori che aggravano la prognosi. A questi dati si aggiungono quelli relativi agli incidenti stradali, che costituiscono oggi la prima causa di morte dei giovani.
Nuove droghe sono presenti nel mondo degli adolescenti, e le vecchie droghe sono utilizzate con diverse modalità, essendosi modificata l’aspettativa nei confronti degli effetti delle sostanze. Il consumo di sostanze, l’investimento nella tecnologia, possono essere un tentativo di fronteggiare situazioni di malessere, una scorciatoia per non sentire la sofferenza interiore, una risposta inadeguata alle istanze della società, della famiglia e dei coetanei.
La Relazione al Parlamento del 2023 sullo stato delle dipendenze in Italia riferisce che il 28% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni usa o ha usato sostanze stupefacenti con un aumento rilevante soprattutto dell’uso di cannabinoidi sintetici. Ma i dati indicano anche un aumento del consumo di crack, di cocaina e di Nuove Sostanze Psicoattive, nonché un’età di inizio del consumo sempre più precoce. Meno del 7% dei soggetti presi in carico dai servizi per le dipendenze (SerD) è rappresentato da ragazzi con età sotti i 25 anni e questo dato indica che per i più giovani devono essere messe in campo nuove risposte, più specifiche ed efficaci; sono dimostrate infatti le loro resistenze a rivolgersi ai servizi per gli adulti, che vivono come non rispondenti alle loro necessità.
È ormai improcrastinabile investire più risorse sui SerD, che devono essere potenziati in funzione delle nuove esigenze della popolazione. Devono essere sviluppati i rapporti e i progetti con i servizi sociali territoriali dei Comuni e con i servizi del Terzo Settore, nonché con le realtà di riferimento per i percorsi di formazione, socializzazione e reinserimento socio-lavorativo, così come la collaborazione con i servizi del Ministero della Giustizia in caso di problemi giudiziari. La risposta dei servizi deve essere più tempestiva ed appropriata, con interventi di prevenzione e di prossimità nel territorio, che permettano una presa in carico precoce.
La diffusione del consumo di crack e di cocaina tra le persone più giovani rappresenta oggi anche in Sicilia un problema di salute pubblica di primaria importanza, che richiede l’acquisizione di conoscenze e competenze non solo tra i professionisti del settore ma anche tra tutti coloro che a vario titolo e con specifiche responsabilità sono a contatto con i giovani.
In questo scenario di grande preoccupazione, il convegno vuole offrire un contributo culturale di approfondimento ed un’occasione di dialogo tra gli attori della rete dei servizi e della comunità locale, chiamati ad affrontare questo importante tema.

L’incontro è dedicato alla memoria del dott. Guido Faillace, che partendo dalla sua Alcamo ha profuso impegno nella cura dei soggetti con problematiche di dipendenza e nello sviluppo di un sistema di intervento efficace, basato sulle evidenze scientifiche e sulle buone pratiche, attento ai bisogni delle persone più vulnerabili, in particolare del mondo giovanile.