Dipendenza da cibo e da sostanze, similitudini e differenze
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Le evidenze, tuttavia, mostrano che le sostanze determinano conseguenze più rilevanti, in particolar modo grazie ai loro effetti neuroadattivi, che le rendono desiderate dal soggetto. Inoltre, se il binge eating è stato concettualizzato come una forma di comportamento additivo, esso non può essere considerato la causa principale dell’alimentazione eccessiva, anche perché ha una prevalenza decisamente più bassa dell’obesità. Piuttosto, l’obesità risulta legata alla ricorrente, eccessiva, assunzione di alimenti ad alta densità energetica, notevolmente attraenti e accattivanti (cibi ai quali ‘è difficile resistere’) ma, rispetto al contenuto calorico, poco sazianti.
Pertanto, convincere i policymaker dell’additività di simili alimenti e della opportunità di prendere decisioni volte (come è stato fatto, ad esempio, per il tabacco) a limitarne la pubblicizzazione e la disponibilità sul mercato, potrebbe contenere l’alimentazione eccessiva e, di conseguenza, diminuire la diffusione dell’obesità. Con una avvertenza: considerare tutte le forme di alimentazione eccessiva come manifestazioni di dipendenza da cibo – ossia di una incapacità di controllare il proprio modo di alimentarsi – potrebbe essere controproducente, poiché si rischierebbe così facendo di trivializzare una seria questione di salute pubblica, senza contribuire a spiegare o a ridurre significativamente il problema dell’eccessivo consumo quotidiano di cibo.
Fonte: Peter J. Rogers, “Food and drug addictions: Similarities and differences”, Pharmacology Biochemistry and Behavior, Volume 153 , February 2017, Pages 182–190.