12-06-2017

Europa: poche le risorse investite nelle politiche antidroga e nella cura

Europa: poche le risorse investite nelle politiche antidroga e nella cura La spesa dei paesi europei per il contrasto alla diffusione delle droghe e per la cura della dipendenza associata oscilla tra lo 0,01 e lo 0,5% del Pil. Sono i dati allarmanti che emergono dal Rapporto europeo sulle droghe 2017, che prende in esame le politiche in materia nei 23 Paesi che hanno elaborato stime negli ultimi dieci anni.
Si legge nel Rapporto: “La spesa per la riduzione della domanda come percentuale del bilancio complessivo destinato al problema della droga presentava variazioni sostanziali tra i vari paesi, oscillando tra il 23 % e l’83 % della spesa pubblica per la tossicodipendenza. Benché le differenze siano dovute in parte a diverse opzioni strategiche e all’organizzazione dei servizi pubblici, anche la completezza delle stime ha un impatto considerevole. Nelle stime attuali, il trattamento della tossicodipendenza e altri costi sanitari rappresentano un’ampia quota della spesa per la riduzione della domanda (…) La spesa pubblica per fornire risposte al problema della droga costituisce solo una parte dei costi sostenuti dalla società a causa delle sostanze illecite. A questi si possono aggiungere i costi sostenuti dal singolo, quali contributi privati all’assistenza sanitaria, e i costi esterni a carico della società, come le perdite di produttività e gli oneri finanziari dovuti ai decessi prematuri e alle malattie riconducibili al consumo di droga. La valutazione di tutti questi costi per la società potrebbe aiutare a indirizzare le risorse in maniera più efficace. Nei paesi europei per i quali vi sono informazioni disponibili, il costo sociale delle sostanze illecite è stimato tra lo 0,1 % e il 2 % del Pil”.
Il Rapporto stima, per l’anno 2015, in 1,4 milioni le persone sottoposte a trattamento per il consumo di sostanze illecite nell’Unione europea (1,6 milioni includendo Norvegia e Turchia). I consumatori di oppiacei rappresentano il gruppo più consistente sottoposto a trattamento specializzato oltre a beneficiare della maggior parte delle risorse disponibili, con i consumatori di cannabis e cocaina che costituiscono, rispettivamente, il secondo e il terzo gruppo più numeroso tra i pazienti presi in carico dalle strutture.