Farmaci oppioidi, dalla ?epidemia? americana alla situazione in Italia

Un problema centrale da chiarire per comprendere ciò che sta accedendo negli Stati Uniti, prosegue Mannaioni, è quanto l’abuso, il misuso e la diversione riguardino il paziente con dolore cronico appropriatamente diagnosticato e non chi ha sfruttato la facile dispensazione di oppioidi a scopo ricreazionale. In un recente report redatto dalle National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine, si sottolinea l’importanza di assumere un atteggiamento equilibrato per contrastare l’uso non-medico degli oppioidi da prescrizione, poiché le morti da overdose di oppioidi da prescrizione sono in costante aumento negli Stati Uniti così come risulta un concomitante aumento di abuso di eroina.
Benché l’utilizzo di analgesici oppiacei in Italia sia di gran lunga inferiore, grande attenzione deve essere posta nell’evitare il rischio di abuso, pur garantendo a tutti i pazienti con dolore il diritto all’accesso alle cure come previsto dalla legge 38/2010, continua Mannaioni, facendo riferimento al position paper recentemente pubblicato dalla Società Italiana di Farmacologia: una iniziativa che si auspica possa aprire al coinvolgimento di altre importanti società scientifiche nazionali per adottare una linea comune per prevenire l’ampliarsi del fenomeno anche in Italia.