02-12-2016

FeDerSerD e la sentenza del TAR Lazio

FeDerSerD e la sentenza del TAR Lazio COMUNICATO
FeDerSerD e la sentenza del TAR LAZIO
 
I componenti della nostra Società Scientifica, FeDerSerD, sono tutti professionisti e dirigenti del Sistema di Intervento per le Dipendenze. Professionisti del SSN o delle strutture del privato sociale, molto spesso con ruoli di assoluto rilievo nella interlocuzione con le istituzioni locali, regionali e nazionali.
Figure istituzionali che rispettano i giudici e le loro sentenze.
E questo facciamo anche oggi di fronte ad una sentenza del TAR Lazio dello scorso 30 novembre 2016 che cercheremo di capire fino in fondo.
E lo faremo cercando, per cominciare, una risposta ai  quesiti che vengono sollecitati da questa sentenza.
1.       Lo Stato italiano ha individuato i concessionari del gioco che agiscono in nome e per conto dello Stato anche nel rispetto delle  indicazioni che prevedono  di porre in essere azioni di  contrasto  al GAP. Una delle azioni messe in atto dai concessionari è stata quella di aderire ad una azione di prevenzione e di cura pensata, costruita e proposta dalla più rappresentativa società scientifica del settore avviando con essa una collaborazione che data ormai da 7  anni. Come è possibile che questa collaborazione, diremo quasi para-istituzionale tra FeDerSerD e alcuni concessionari dello Stato Italiano, configuri un conflitto di interesse quando FeDerSerD è chiamata a partecipare dallo stesso Stato Italiano, all’Osservatorio per il Contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave?
2.       L’argomento “conflitto di interessi” è un argomento complesso di ordine giuridico, culturale, antropologico, etico. In assenza di normative che ne regolino la natura ed il diritto,  spesso viene usato strumentalmente e superficialmente per interessi di parte. Noi riteniamo di aver sempre rispettato le norme di legge. Quali di queste abbiamo violato?
3.       Se il Ministero ha attivato una “procedura censurabile” per selezionare i componenti dell’Osservatorio, come mai è possibile che da questo vulnus discenda una esclusione solo per FeDerSerD e non per tutti i componenti non istituzionali dell’Osservatorio stesso?
 
Per ora FeDerSerD cerca e aspetta risposte a questi 3 interrogativi.
Eravamo convinti di essere nel giusto e auspicavamo una sentenza positiva.
E anche una sentenza qualitativamente argomentata e convincente.
Riuniremo a breve i nostri organismi di gestione della Federazione per le più puntuali decisioni in difesa dei pazienti che stiamo curando anche con questa azione, e della rappresentatività di FeDerSerD.
 
Il Presidente Nazionale FeDerSerD
Pietro D'Egidio

Pescara, 2 dicembre 2016