19-12-2016

I servizi per le dipendenze nella web society

I servizi per le dipendenze nella web society Un recente numero della rivista Salute e Società si interroga sul senso e sulle possibilità di un nuovo sistema dei servizi di intervento per le dipendenze ai tempi della web society. Il presupposto alla base del numero monografico rimanda al fatto che i servizi per le dipendenze versano oggi in una condizione di progressiva contrazione delle risorse finanziarie, tecnologiche e professionali, proprio mentre emergono nuove fenomenologie di addiction, con consumatori che tendono a sfuggire alle opzioni di trattamento tradizionale. Sono mutati i pattern di consumo  come anche il profilo dei consumatori e delle sostanze, con l’aggiunta della cosiddette dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo in primis). Non più marginali e socialmente emarginati come negli anni Settanta, quando furono istituiti i primi Ser.T, i nuovi consumatori intrattengono stabili relazioni sociali e, sovente, l’assunzione di sostanze non comporta apparenti modifiche ai ritmi di vita della quotidianità.
I contributi analizzano un ampio spettro di  temi e possibili soluzioni: dalle nuove strategie di intervento per differenti profili di consumi/consumatori socialmente integrati, alla importanza della rete dei servizi e della sua integrazione con le associazioni del terzo settore; dalla presentazione di svariate tipologie di interventi technology-based, alla ricognizione di alcuni modelli di intervento rispetto al gioco d’azzardo (compresi i gruppi di auto-mutuo-aiuto); dai servizi di strada per intercettare, anche con tecnologie web-oriented, i consumatori occasionali, alle rappresentazioni professionali degli scenari di trasformazione on/off-line dei servizi.
Per approfondire le tematiche trattate dagli autori, provenienti da diverse estrazioni disciplinari (sociologi, medici, giuristi, psicologi), si rimanda al sito web della Rivista

Fonte: Il futuro dei servizi per le dipendenze tra consumi socialmente integrati e web society (Fascicolo 2/2016) a cura di Guzzo P. e Fiorita A.