Formazione Residenziale

FeDerSerD

LO SVILUPPO DELLE RETI CLINICO ASSISTENZIALI PER LE DIPENDENZE

MILANO - Sala Convegni Enterprise Hotel
Venerdì 17 maggio 2024

Accreditamento: il Convegno è accreditato ECM per le seguenti figure professionali: MEDICO CHIRURGO (tutte le specializzazioni), PSICOLOGO (psicoterapia; psicologia), INFERMIERE, EDUCATORE PROFESSIONALE, FARMACISTA, TECNICO DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA, ASSISTENTE SANITARIO, BIOLOGO. Accreditamento richiesto anche per la figura professionale dell'ASSISTENTE SOCIALE Crediti ECM: 4,2


 
La Commissione Europea (Commission Decision 2012/C198/06 del 27 febbraio 2014) ha definito l’assistenza primaria come un “sistema accessibile universalmente, centrato sulla persona, che integra servizi sanitari e sociali, assicurati da team multiprofessionali e multidisciplinari, per fare fronte ai bisogni di salute dei cittadini in partnership tra i pazienti e i loro caregiver, in un contesto familiare o di comunità garantendo il coordinamento e la continuità delle cure”.
 
Il modello centrato sull’Assistenza Primaria (Primary Health Care – PHC) sottolinea la responsabilità che un sistema sanitario ha di promuovere salute e garantire interventi appropriati e sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale, nei confronti degli assistiti del territorio di riferimento che presentano specifici bisogni di salute. 
Il modello culturale e organizzativo reattivo/passivo della “medicina di attesa”, dove gli operatori sanitari rispondono al bisogno espresso dal paziente che giunge in ambulatorio, è tuttavia ancora molto presente in servizi extra-ospedalieri, non impegnati a trattare le situazioni critiche o di acuzie. La medicina di iniziativa si caratterizza per un atteggiamento proattivo, con attività anche di prossimità, per promuovere la salute (individuale e di comunità), assicurare una valutazione diagnostica e una risposta di cura precoci.
 
Nella dipendenza, la necessità di sviluppare interventi territoriali, proattivi e di prossimità è di particolare importanza, stante le stime nazionali del bisogno di cura inespresso, che parlano di dieci volte la numerosità dell’utenza in carico alla rete dei Ser.D. 
I Ser.D. sono snodi importanti della medicina del territorio, garantiscono attività di rete e di integrazione sociosanitaria, operano attraverso équipe multiprofessionali. Il lavoro in rete implica il rapporto fra soggetti autonomi e interdipendenti, che si organizzano in una dimensione di co-progettazione, producendo valore per la persona e per la comunità, in un’ottica di bene comune. La co-progettazione richiede certamente un forte impegno, ma rappresenta una valenza creativa e innovativa del nostro agire professionale. I Ser.D. sono snodi della sanità territoriale dotati di équipe multi professionali e rappresentano i servizi specialistici di elezione per un lavoro di rete e di integrazione sociosanitaria.

In un’ottica di sanità territoriale vanno considerati alcuni trattamenti farmacologici per i quali va fatto un affondo specifico proprio rispetto all’esigibilità della cura. L’utilizzo oculato delle formulazioni disponibili permette di personalizzare le cure rendendole sempre più accessibili e gestibili all’interno delle normali esigenze di vita del paziente. Il sistema dei servizi deve considerare tutti gli aspetti indispensabili per garantire l’aderenza terapeutica in un contesto organizzativo unico nel suo genere dove alcuni farmaci specifici sono, di fatto, gestibili isolo dai servizi per le dipendenze. In questo le innovazioni, di recente immesse sul mercato, possono aiutare i pazienti e i professionisti.