La crisi della psichiatria italiana nell'analisi della Siep
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In questo contesto, i risultati emersi da un’analisi resa pubblica dalla Società italiana di Epidemiologia psichiatrica (Siep) sui dati del Rapporto Salute mentale (ministero della Salute, 2016) relativi al personale dei Dipartimenti di Salute mentale (Dsm) nelle singole Regioni, confermano la condizione di grave difficoltà dell’assistenza psichiatrica in Italia. L’analisi a livello regionale mostra che, oltre a Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, solo Emilia Romagna, Liguria e Sicilia si collocano sopra lo standard di riferimento. Lombardia, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Veneto non si discostano dal valore medio nazionale. Le Regioni che mostrano i livelli di personale più bassi sono Molise, Umbria, Abruzzo e Basilicata. Sono comunque al di sotto del valore medio nazionale anche Puglia, Lazio, Marche, Calabria, Piemonte e Campania. La variabilità dei risultati tra le Regioni, si legge nel resoconto Siep, potrebbe essere dovuta a numerosi fattori, come le diverse politiche di accesso, la capacità e modalità di risposta, il rapporto tra Dsm e cure primarie. In tutti i casi essa dovrebbe indurre interventi correttivi a salvaguardia del benessere e della sicurezza di medici e pazienti e dell’equità di trattamento.
Appare evidente, sostiene dalle colonne di Sanità 24 il presidente della Siep Fabrizio Starace, il peso di “scelte precise di politica sanitaria, volte a promuovere (o rendere impraticabile) un modello di intervento realmente integrato (…) È chiaro che nella situazione descritta una quota consistente della domanda potrebbe orientarsi verso il privato, contribuendo ad accrescere le disuguaglianze. In definitiva, il quadro che emerge dall’analisi dei dati sulla dotazione di personale dei Dipartimenti di Salute mentale italiani presenta tinte fosche (...) Ve ne è abbastanza perché di Salute mentale e delle effettive condizioni del sistema di cura si riprenda a discutere e a programmare, sulla base di informazioni precise e attendibili”, conclude.