10-10-2016

La posizione di FeDerSerD sulle attuali politiche sul gambling in Italia

La posizione di FeDerSerD sulle attuali politiche sul gambling in Italia
Pubblichiamo Comunicato che esprime La posizione di FeDerSerD sulle attuali politiche sul gambling in Italia

Comunicato Stampa

 
Le attuali politiche sul gambling in Italia
La posizione di FeDerSerD
 
Alla fine come sempre è solo questione di soldi, verrebbe da dire leggendo le dichiarazioni di Governo e
Regioni in merito all’accordo sul gioco d’azzardo, che si profila all’orizzonte. I 50 milioni assegnati alle
Regioni con una ripartizione che tiene conto degli abitanti e delle richieste di trattamento e l’annunciata
riduzione di 120 mila slot (Awp) entro il 2017 sembra aver messo d’accordo quasi tutti, almeno
apparentemente.
 
"Non possiamo che manifestare tutto il nostro consenso per una misura tanto attesa, di finanziamento ai
servizi dipendenze in grave sofferenza da tempo, che potranno fruire di importanti risorse per migliorare
e potenziare l’offerta di cura e assicurare interventi con finalità preventive delle patologie connesse agli
eccessi di gioco. Ci auguriamo che queste risorse vengano assegnate con criteri che privilegiano strumenti
di cura e strategie di prevenzione, la cui efficacia sia stata documentata e la cui implementazione
preveda accurati disegni di valutazione. Troppe volte abbiamo assistito alla dissipazione di risorse in mille
rivoli, giustificati solo dalla esigenza di assicurare il più ampio consenso politico, e a maggior ragione ne
paventiamo il rischio in questo settore che vede numerosi e agguerriti protagonisti" dichiara Pietro
Fausto D'Egidio, Presidente Nazionale FeDerSerD.
 
Dunque bene sia il finanziamento che la riduzione delle opportunità di gioco, ma gli interrogativi e le riserve
sono molte. Il progetto del Governo su cui sembra esserci l’accordo delle Regioni e per esse degli Enti Locali
in generale, prevede la riduzione attraverso un processo di accorpamento in sale giochi di una certa
dimensione – rimane ancora da capire quanto e come - a discapito della attuale disseminazione in migliaia
di locali come bar, tabaccherie ed altri pubblici esercizi che rispettano oggi, quelle regole minimali richieste
come riservatezza della sala, controllo degli accessi e divieto ai minori, superficie minima ai sensi dei vigenti
regolamenti edilizi. Sembrano scomparsi tutti i riferimenti alle distanze dai luoghi “sensibili” così come le
autonomie decisionali degli enti locali in materia di allocazioni e orari. Forse se ne terrà conto al momento
di definire i criteri per le nuove autorizzazioni.
La logica del provvedimento, che risponde ad esigenze di carattere politico, sembra essere fondata su due
ragioni:
• più ci sono occasioni di gioco, più le persone giocano, più c’è il rischio di sviluppare disturbi correlati
• ridurre l’impatto e la visibilità diffusa delle occasioni di gioco che danno la brutta sensazione ai
cittadini di essere invasi dall’azzardo
Per quanto riguarda il primo punto, è dimostrata da più ricerche indipendenti1, la correlazione tra numero
di macchinette attive sul mercato e il numero di persone che soffrono di disturbo da gioco d’azzardo. Per il
secondo punto, ridurre la distribuzione sul territorio oltre a comprimere l’offerta complessiva, potrebbe
funzionare, almeno inizialmente, come elemento di disturbo verso le abitudini di gioco, che sono una
componente importante che alimenta il circuito della dipendenza.2
 
Contro l’efficacia della concentrazione, stanno numerose ricerche che documentano l’aumento del rischio 3
di disturbi, per effetto dell’isolamento del giocatore da contesti aperti che possono svolgere una funzione
di controllo sociale, e protettiva verso gli eccessi.
La materia dunque è controversa e non consente semplificazioni.
Richiede un approccio che andrebbe graduato, sperimentato, verificato nei risultati, prima di una sua
estensiva applicazione, insieme ad una serie di altri provvedimenti sulle caratteristiche specifiche delle
macchine, che ne limitino la velocità di esecuzione, introducano avvisi di rischio a cadenza regolata sulla
frequenza e intensità di gioco sullo stesso apparecchio, possano identificare il giocatore restituendogli il suo
profilo di gioco a cadenza regolare e rendere obbligatorio impostare i propri limiti temporali e monetari di
gioco, definiti entro un range limitato. Anche questi sistemi regolatori sono già stati ampiamente valutati da
numerose ricerche, con risultati controversi, ovvero potrebbero funzionare nel breve periodo ma vanno
monitorati e costantemente aggiornati.4
Tuttavia non c’è alcun dubbio che se non si interviene sulla pluralità dei fattori di rischio connessi a questi
tipi di gioco, è probabile che non ci siano gli effetti sperati da questa proposta, ma solo un impatto
mediatico e di consenso pubblico di breve durata. Inoltre appare molto controversa e discutibile l’opzione
di favorire le Vlt rispetto alle Awp, aumentando il parco delle prime rispetto alle seconde, meno redditizie
sia per l’erario che per i gestori, ma con caratteristiche tecniche di gioco meno suscettibili di indurre
indebitamento e dipendenza del giocatore. Dunque molte ombre su questo provvedimento che si profila
all’orizzonte, che è comunque ostacolato dalle numerose lobbies che vedono minacciati i propri interessi, e
rischia di essere parzialmente depotenziato da misure di diluizione del provvedimento.
Conclude quindi il Presidente D'Egidio "Ci auguriamo che l’Osservatorio sul gioco sappia indicare quanto
prima al decisore politico, misure opportune ed efficaci di contrasto al gioco, frutto di reali conoscenze
scientifiche e competenze professionali.
Rimane comunque un provvedimento molto parziale, che pur intervenendo su un aspetto rilevante del
rischio azzardo, lascia invariate tutte le altre condizioni relative agli altri tipi di giochi, meno importanti
come fatturato, ma non meno rilevanti come impatto sui profili di gioco e di rischio delle persone.
Ci auguriamo che sia un primo passo, e che i prossimi siano il risultato non solo della soddisfazione di
giustificate esigenze emotive, ma anche di ponderate scelte, frutto di accurate analisi del fenomeno e di
studi di efficacia sui provvedimenti".
 
Pescara, 5 ottobre 2016

1 Access or adaptation? A meta-analysis of surveys of problem gambling prevalence in Australia and New Zealand with
respect to concentration of electronic gaming machines. John Storer, Max Abbott and Judith Stubbs. International
Gambling Studies Vol. 9, No. 3, December 2009, 225–244
‘Risky Places?’: Mapping Gambling Machine Density and Socio-Economic Deprivation. Heather Wardle, Ruth Keily,
Gaynor Astbury,Gerda Reith. J Gambl Stud DOI 10.1007/s10899-012-9349-2
Gambling and the Impact of New and Emerging Technologies and Associated Products Tender No 119/06
Final Report - August 2010 . J.G. Phillips Monash University - Prof. Alex Blaszczynski University of Sydney.
http://www.gamblingresearch.org.au/CA256DB1001771FB/HomePage?ReadForm&1=Home~&2=~&3=~
2 Gaming machine accessibility and use in suburban Canberra: A detailed analysis of the Tuggeranong Valley Australian
National University and the ACT Gambling and Racing Commission, Canberra, Australia
Gambling as a public health issue: The critical role of the local environment. David Marshall
3 Laudouceur e al. Impact of the format, arrangement, and availability of electronic gaming machines outside casinos
on gambling, International Gambling Studies Vol. 5 , Iss. 2,2005
Problem Gambling and Gaming Machine Density: Socio-spatial Analysis of Three Victorian Localities
Jan McMillen & Bruce Doran. International Gambling Studies Volume 6, 2006 - Issue 1
4 Ladouceur. R., & Sévigny, S. (2005). Structural characteristics of video lotteries: Effects of a stopping device on the
illusion of control and gambling persistence. Journal of Gambling Studies, 21, 117-131.
Kevin A. Harrigan and Mike Dixon PAR Sheets, probabilities, and slot machine play: Implications for problem and nonproblem
gambling. Journal of Gambling Issues: Issue 23, June 2009
Haw, J. (2008). The relationship between reinforcement and gaming machine choice. Journal of Gambling Studies, 24,
55-61.
Harrigan, K.A. (2007). Slot machine structural characteristics: Distorted player views of payback percentages. Journal
of Gambling Issues, 20. 215-234.
 
Il Presidente Nazionale FeDerSerD
Pietro Fausto D'Egidio
Pescara 6 ottobre 2016