Nuove droghe: i rischi del consumo e dell?inconsapevolezza

Nei18 mesi di intervento sul campo, da febbraio 2016 ad agosto 2017, il progetto ha coinvolto più di 11 mila persone persone e ha effettuato nove allerte di sostanze pericolose. Spiegano ancora i promotori: “Uno degli obiettivi del progetto è stato di attivare meccanismi di auto-tutela da parte degli stessi consumatori. Un secondo obiettivo è stato il monitoraggio delle nuove sostanze psicoattive circolanti nel nostro paese e della diffusione di informazioni per le possibili contromisure di tutela. Il terzo obiettivo della sperimentazione è stato quello di iniziare a costituire un sistema coordinato di allerta composto da tutti i servizi di riduzione del danno e di prossimità attivi in Italia, impiegati quindi non solo come sensori e rilevatori, ma anche come allertatori (…) Dinanzi a una situazione come questa è necessario mettere in campo strategie e strumenti innovativi e diversificati”.
Per porre rimedio alle criticità evidenziate, i promotori del progetto presenteranno i risultati il prossimo 27 ottobre all’Istituto Superiore di Sanità e proporranno all’Istituto stesso di assumere il coordinamento di questo sistema che dovrebbe coinvolgere attivamente tutti i servizi di riduzione del danno e di prossimità esistenti nel nostro paese e implementare gli interventi di drug checking.