Oltre il Boschetto di Rogoredo
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Questi episodi mostrano in realtà anche che le facce dell’uso di droghe e delle conseguenze personali e sociali sono tante e che si deve aggiornare il sistema di intervento, renderlo più flessibile nell’azione e valutabile nei risultati. Non vedo distinzioni tra compiti, funzioni e ruoli del “pubblico” e del “privato” da questo punto di vista: moltissimo è da fare e presto. Certamente uno sguardo privilegiato è per i Servizi pubblici, non fosse altro per il continuo richiamo e attrattiva che nella realtà dimostrano verso i pazienti e la “tenuta” clinica e organizzativa che dimostrano, qualcosa che ha del miracoloso visti gli investimenti umani e strutturali fermi al passato millennio! Colpisce lo sforzo di confrontarsi con le nuove realtà, sia cliniche che organizzative. Colpisce la capacità di essere parte attiva ad esempio su tematiche di sanità pubblica e di reale riduzione del danno come la lotta al diffondersi della epatite C o di capire e impegnarsi sulle varie forme delle comorbilità psichiche, sempre più diffuse ed impegnative. Notevoli sono le esperienze di prevenzione nella pratica territoriale, nella presa in carico precoce e dei giovani, nei modelli di cura, sviluppati in molte parti del Paese e utili per le nuove esigenze dei fenomeni osservati. Consolidiamo e diffondiamo le pratiche efficaci. (Alfio Lucchini, Mission 51)