Overdose, vittime in aumento

Un trend che conferma quanto emerso dalla Relazione dell’Agenzia europea sulle Droghe di Lisbona, diffusa lo scorso giugno, che denunciava gli oltre 9mila decessi avvenuti in Europa nel 2016 per overdose, dovuti principalmente all’eroina e ad altri oppiacei, anche se spesso in associazione con altre sostanze, in particolare l’alcol e le benzodiazepine. Secondo quanto affermato dal Forum Droghe e raccolto da Quotidiano Sanità: “Il tasso di mortalità legato alle droghe in Italia rimane comunque tra i più bassi nel Mondo, anche grazie alle politiche implementate negli ultimi 30 anni - spesso a dispetto della politica nazionale - dai servizi sul territorio, e alla diffusione del naloxone, della quale il nostro paese è stato pioniere”.
Il confronto, se si vuole confortante, con molte realtà europee ed extra-europee (basti pensare alla situazione drammatica degli Stati Uniti), mette in rilievo il ruolo positivo svolto dai servizi italiani: “Nonostante la repressione che è tornata a colpire anche i consumatori, l’Italia rimane un paese che ha molto da insegnare rispetto alla prevenzione delle morti da uso di sostanze (…) segnalando come tali morti siano prevenibili con la messa a disposizione di strumenti informativi e sanitari utili a riconoscere e intervenire sulle overdose, con politiche di intervento di riduzione del danno a bassa soglia (comprese le stanze del consumo sicuro) e con la rimozione dello stigma nei confronti dei consumatori”.