Smartphone: una dipendenza in ascesa
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Sono sette su dieci gli italiani dediti in maniera eccessiva allo smartphone, sviluppando una sorta di dipendenza che impedirebbe di staccare gli occhi dallo schermo del proprio cellulare. A diffondere il dato gli ideatori della campagna 'Coppa Libera Tutti', ideata per rendere consapevoli gli italiani rispetto all'ossessione per lo smartphone e invitarli a vivere il piacere della condivisione nel mondo reale. Un'indagine condotta mediante Web Opinion Analysis proprio nell’ambito di questa iniziativa ha infatti svelato che il 72% degli italiani vive di fatto con lo smartphone in mano.
Sembra che il 19% utilizzi lo smartphone per circa 6 ore al giorno, ma che tra i più giovani questa percentuale salga addirittura al 42%. Nel 21% dei casi lo smartphone sarebbe invece utilizzato per 4 ore al giorno e un altro 41% di italiani si limiterebbe a 2 ore. Solo un altro 19% lo utilizzerebbe meno di un'ora al giorno. Nel 78% dei casi lo smartphone sarebbe utilizzato soprattutto sui mezzi pubblici, nel 69% sul luogo di lavoro e nel 41% in vacanza e la dipendenza sarebbe più diffusa fra le femmine (58%) e nella fascia d'età compresa tra i 18 e i 24 anni (67%). A soffrirne sarebbero però anche molti maschi (43%), i 35-54enni (56%) e i più giovani (in particolare, il 31% degli italiani di età compresa tra i 13 e i 17 anni).
Del resto, non è una novità che tra gli adolescenti sia diffusa la dipendenza da smartphone, come evidenziato nei mesi scorsi dagli esperti dell’organizzazione nonprofit statunitense Common Sense Media: da un sondaggio che ha coinvolto 620 ragazzi e i loro genitori, per un totale di 1.240 interviste telefoniche, è emerso che in più di un terzo delle famiglie il problema è causa di discussioni quotidiane. Dall’indagine risulta inoltre che un adolescente su due si percepisce dipendente dal proprio apparecchio mobile e che il 72% dei ragazzi sente di dover rispondere immediatamente a sms, messaggi ricevuti sui social network ed altre notifiche, e il 78% controlla il suo telefono almeno una volta ogni ora.
Secondo gli esperti, chi soffre di dipendenza da smartphone non necessita di disintossicazione totale, ma di imparare a limitarsi, investendo il proprio tempo in attività alternative, come leggere, fare attività fisica o dedicarsi alla cucina, evitando di sostituire i contatti diretti con gli altri con le interazioni mediate dallo smartphone, che, seppur meno impegnative e compromettenti, possono contribuire a far cadere in una vera e propria schiavitù.
Fonte: Salute 24 (http://salute24.ilsole24ore.com/)
Sembra che il 19% utilizzi lo smartphone per circa 6 ore al giorno, ma che tra i più giovani questa percentuale salga addirittura al 42%. Nel 21% dei casi lo smartphone sarebbe invece utilizzato per 4 ore al giorno e un altro 41% di italiani si limiterebbe a 2 ore. Solo un altro 19% lo utilizzerebbe meno di un'ora al giorno. Nel 78% dei casi lo smartphone sarebbe utilizzato soprattutto sui mezzi pubblici, nel 69% sul luogo di lavoro e nel 41% in vacanza e la dipendenza sarebbe più diffusa fra le femmine (58%) e nella fascia d'età compresa tra i 18 e i 24 anni (67%). A soffrirne sarebbero però anche molti maschi (43%), i 35-54enni (56%) e i più giovani (in particolare, il 31% degli italiani di età compresa tra i 13 e i 17 anni).
Del resto, non è una novità che tra gli adolescenti sia diffusa la dipendenza da smartphone, come evidenziato nei mesi scorsi dagli esperti dell’organizzazione nonprofit statunitense Common Sense Media: da un sondaggio che ha coinvolto 620 ragazzi e i loro genitori, per un totale di 1.240 interviste telefoniche, è emerso che in più di un terzo delle famiglie il problema è causa di discussioni quotidiane. Dall’indagine risulta inoltre che un adolescente su due si percepisce dipendente dal proprio apparecchio mobile e che il 72% dei ragazzi sente di dover rispondere immediatamente a sms, messaggi ricevuti sui social network ed altre notifiche, e il 78% controlla il suo telefono almeno una volta ogni ora.
Secondo gli esperti, chi soffre di dipendenza da smartphone non necessita di disintossicazione totale, ma di imparare a limitarsi, investendo il proprio tempo in attività alternative, come leggere, fare attività fisica o dedicarsi alla cucina, evitando di sostituire i contatti diretti con gli altri con le interazioni mediate dallo smartphone, che, seppur meno impegnative e compromettenti, possono contribuire a far cadere in una vera e propria schiavitù.
Fonte: Salute 24 (http://salute24.ilsole24ore.com/)