16-11-2016

Tossicodipendenza e HIV: il ruolo dei social media

Tossicodipendenza e HIV: il ruolo dei social media I social media possono essere strumenti di prevenzione, promuovendo pratiche salutari tra gli adolescenti e i giovani adulti che vivono in contesti disagiati. Anche se la relazione tra social media, salute pubblica e prevenzione non è ancora oggetto di ricerche consolidate, molti studiosi (e anche il governo federale statunitense ) hanno iniziato a identificare una serie di benefici legati all’uso dei social media per promuovere comportamenti virtuosi in tema di salute pubblica (Solorio et al., 2014; Jawad et al., 2015): ad esempio, è di crescente interesse l’analisi di come i principali social media, tra cui Facebook, Twitter e Youtube, siano suscettibili di veicolare messaggi positivi verso i segmenti di popolazione giovanile più a rischio negli Stati Uniti.
Del resto, l’utilizzo di internet, sempre più diffuso in tutti i contesti, soprattutto tra i giovani, rappresenta e amplifica una realtà quotidiana  dove gli individui condividono e imparano grazie alle esperienze personali, ricercano informazioni e prendono decisioni che hanno anche ricadute sulla propria salute: si pensi ad esempio a temi sensibili, come l’uso di sostanze stupefacenti e la salute sessuale. Le tecnologie dei new media possono fornire un percorso accessibile per diffondere e ricevere messaggi di promozione della salute che siano non solo evidence-based ma anche culturalmente e linguisticamente appropriati alla audience cui sono rivolti.
Un recente studio pubblicato dal Journal of Addiction Research & Therapy descrive i benefici e le sfide dell’introduzione di strategie innovative di comunicazione che, tramite i new media, mirano a diffondere la prevenzione in tema di uso di sostanze stupefacenti e HIV/AIDS tra gli adolescenti e i giovani adulti afro-americani e latino-americani in un contesto comunitario povero e deprivato (nella città di Paterson, New Jersey). Il risultato è stato incoraggiante, dimostrando che i social media accrescono la penetrazione dei messaggi di prevenzione oltre i gruppi target, migliorando la collaborazione e la comunicazione comunitarie e avvicinando i giovani ai servizi di promozione della salute presenti sul territorio. Allargando il discorso ad altri contesti disagiati e in una prospettiva più ampia, i ricercatori, pur raccomandando l’utilizzo delle nuovo tecnologie nelle azioni di sensibilizzazione in tema di salute, concludono che i social media,  per dispiegare a pieno la propria efficacia, dovrebbero essere parte di un approccio integrato alla prevenzione dei comportamenti a rischio.
 
Fonte: Reid P.G., Reid R.J., Lardier D.T., Mandrillo L.A. (2016), “Examining New Media as an Innovative Substance Abuse and HIV/AIDS Prevention Protocol: Evidence from a University Community Partnership, Journal of Addiction Research & Therapy 7(5): 296. Doi:10.4172/2155-6105.1000296