Trattamenti sostitutivi in carcere e rischio di morte dopo il rilascio

Diversi gli outcome presi in esame: la mortalità generale nelle prime quattro settimane dalla scarcerazione, le morti collegate a intossicazione da droghe nello stesso lasso di tempo, la mortalità generale e le morti collegate a intossicazione da droghe tra le quattro settimane e l’anno dalla scarcerazione, l’ammissione a una comunità terapeutica entro le prime quattro settimane dal rilascio dal carcere. L’analisi ha inoltre considerato l’uso di droghe iniettabili e di cocaina, il consumo problematico di alcol, l’assunzione di benzodiazepine, il trasferimento carcerario e l’ammissione al trattamento in comunità.
I risultati, pubblicati recentemente dalla prestigiosa rivista Addiction, evidenziano una associazione tra i trattamenti sostitutivi in carcere e la riduzione del 75% nella mortalità generale e una associazione tra i medesimi trattamenti e la riduzione dell’85 % delle morti legate a intossicazione da droghe nel mese successivo al rilascio dal carcere.
Fonte: Marsden J., Stillwell G., Jones H., Cooper A., Eastwood B., Farrell M., Lowden T., Maddalena N., Metcalfe C., Shaw J., and Hickman M. (2017), “Does exposure to opioid substitution treatment in prison reduce the risk of death after release? A national prospective observational study in England”, Addiction, doi: 10.1111/add.13779.