02-12-2016

Una base genetica per il consumo di alcol

Una base genetica per il consumo di alcol L’abuso di alcol, come noto, rappresenta un serio problema di salute pubblica in tutto il mondo. Sebbene sia riconosciuto che le abitudini legate al consumo di alcolici abbiano anche una natura ereditaria, sinora sono stati identificati pochi fattori genetici associati in modo robusto al livello di assunzione di bevande alcoliche.
A decidere il normale consumo di alcol sarebbe un gene recettore, che rende il cervello sensibile a un ormone secreto dal fegato durante la digestione in momenti di stress, ad esempio dopo l’ingestione di quantità eccessive di carboidrati o alcolici. A sostenerlo una ricerca internazionale condotta dal King’s College di Londra, cui hanno partecipato l’ospedale Burlo Garofolo e l’Università di Trieste insieme all'istituto San Raffaele di Milano. Da quanto emerge dal lavoro dei ricercatori (Schumann et al.), pubblicato dalla rivista della Accademia americana delle scienze (Pnas), è stata identificata una base genetica per il consumo di alcol grazie a un ampio studio relativo a 150mila individui di origine europea, a cui l’Italia ha contribuito con i dati relativi a 2mila abitanti della Val Borbera, tra Liguria e Piemonte.
Le evidenze della ricerca fanno luce su meccanismo che regola il consumo di alcol negli umani che, secondo quanto sostengono gli autori, potrebbe essere trattato farmacologicamente per ridurre l’assunzione di bevande alcoliche.
 
Fonti
Schumann G. et al. (2016), “KLB is associated with alcohol drinking, and its gene product β-Klotho is necessary for FGF21 regulation of alcohol preference”, Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, Doi:10.1073/pnas.1611243113
http://www.ansa.it