World Drug Report: cresce la produzione di cocaina ed eroina
Torna a crescere la produzione mondiale di cocaina e il consumo tra Nord America e Europa, e aumentano le coltivazioni e i sequestri di oppiacei. Inquietante, oltre al rischio per la salute dovuto alla diffusione degli stupefacenti, il fatto che i proventi del narcotraffico finiscano per rimpinguare le casse di organizzazioni criminali e terroristiche. Ad affermarlo il World Drug Report, pubblicato il 22 giugno dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (Unodc). Il report mostra come la produzione di cocaina e di oppiacei stia aumentando, mentre in tutto il mondo si contano almeno 190 mila morti, evitabili per la maggior parte, dovuti alla droga. “Nella maggior parte dei casi il decesso è attribuibile all’utilizzo di oppiacei, ma il terribile impatto dell’uso delle droghe sulla salute è correlato anche a Hiv, epatite e tubercolosi”, spiega Yuri Fedotov, direttore esecutivo dell’Unodc, ripreso da Redattore Sociale.
Secondo il rapporto Onu, circa il 5 per cento della popolazione adulta in tutto il mondo ha usato droghe almeno una volta nel 2015, mentre 29,5 milioni di persone soffrono di disturbi legati all’uso di sostanze stupefacenti. Sono 12 milioni, inoltre, le persone che si iniettano droghe per endovena, di cui una su otto (1,6 milioni) vive con l’Hiv e più della metà (6,1 milioni) ha contratto l’epatite. In proposito, si stima la perdita di 28 milioni di anni di vita sana solo nel 2015 per morte prematura o disabilità legata all’uso di sostanze. E’ l’espansione del mercato mondiale della cocaina a colpire in maniera particolare: la coltivazione delle foglie di coca è aumentata del 30 per cento nel periodo 2013-2015 e la produzione di cloruro di cocaina puro ha registrato un aumento complessivo del 25 per cento nel 2015 rispetto al 2013. Insieme alla produzione - sono circa 17,1 milioni gli utilizzatori globali di cocaina - crescono anche i sequestri, aumentati del 30 per cento nel 2015, anche grazie ai miglioramenti recenti sul fronte della cooperazione internazionale.
Sono gli oppiacei a determinare maggior compromissione della salute, una questione sempre più evidente negli Stati Uniti, dove, secondo il rapporto, si conta “circa un quarto del numero stimato di morti per droga in tutto il mondo, inclusi i decessi per overdose, che continuano ad aumentare. Le morti per overdose negli Stati Uniti sono più che triplicate nel periodo 1999-2015, passando da 16.849 a 52.404 annue e aumentate dell’11,4 per cento solo nell’ultimo anno fino a raggiungere il livello più alto mai registrato”. A livello globale il numero globale di utilizzatori di oppiacei (oppio, morfina e eroina) continua ad aumentare, seppur in maniera contenuta: da 17,3 milioni nel 2014 a 17,7 milioni nel 2015 (…) Più marcato invece l’aumento della produzione mondiale. Resta tuttavia la cannabis la sostanza stupefacente più diffusa al mondo, con un una prevalenza dell’uso nell’ultimo anno del 3,8 per cento della popolazione adulta, cioè circa 183 milioni di persone. Al secondo posto, le amfetamine con circa di 35 milioni di utilizzatori. Vivace infine il mercato delle nuove sostanze psicoattive: “Tra il 2009 e il 2016, sono 106 i paesi che hanno segnalato 739 diverse nuove sostanze e anche il mercato dell’ecstasy è cresciuto in complessità e varietà di prodotti”.
Secondo il rapporto Onu, circa il 5 per cento della popolazione adulta in tutto il mondo ha usato droghe almeno una volta nel 2015, mentre 29,5 milioni di persone soffrono di disturbi legati all’uso di sostanze stupefacenti. Sono 12 milioni, inoltre, le persone che si iniettano droghe per endovena, di cui una su otto (1,6 milioni) vive con l’Hiv e più della metà (6,1 milioni) ha contratto l’epatite. In proposito, si stima la perdita di 28 milioni di anni di vita sana solo nel 2015 per morte prematura o disabilità legata all’uso di sostanze. E’ l’espansione del mercato mondiale della cocaina a colpire in maniera particolare: la coltivazione delle foglie di coca è aumentata del 30 per cento nel periodo 2013-2015 e la produzione di cloruro di cocaina puro ha registrato un aumento complessivo del 25 per cento nel 2015 rispetto al 2013. Insieme alla produzione - sono circa 17,1 milioni gli utilizzatori globali di cocaina - crescono anche i sequestri, aumentati del 30 per cento nel 2015, anche grazie ai miglioramenti recenti sul fronte della cooperazione internazionale.
Sono gli oppiacei a determinare maggior compromissione della salute, una questione sempre più evidente negli Stati Uniti, dove, secondo il rapporto, si conta “circa un quarto del numero stimato di morti per droga in tutto il mondo, inclusi i decessi per overdose, che continuano ad aumentare. Le morti per overdose negli Stati Uniti sono più che triplicate nel periodo 1999-2015, passando da 16.849 a 52.404 annue e aumentate dell’11,4 per cento solo nell’ultimo anno fino a raggiungere il livello più alto mai registrato”. A livello globale il numero globale di utilizzatori di oppiacei (oppio, morfina e eroina) continua ad aumentare, seppur in maniera contenuta: da 17,3 milioni nel 2014 a 17,7 milioni nel 2015 (…) Più marcato invece l’aumento della produzione mondiale. Resta tuttavia la cannabis la sostanza stupefacente più diffusa al mondo, con un una prevalenza dell’uso nell’ultimo anno del 3,8 per cento della popolazione adulta, cioè circa 183 milioni di persone. Al secondo posto, le amfetamine con circa di 35 milioni di utilizzatori. Vivace infine il mercato delle nuove sostanze psicoattive: “Tra il 2009 e il 2016, sono 106 i paesi che hanno segnalato 739 diverse nuove sostanze e anche il mercato dell’ecstasy è cresciuto in complessità e varietà di prodotti”.